Strumentazione

I principali strumenti che utilizziamo
noi di Studio Verde

Resistograf

Resistograf

Esempio di grafico densitometrico

Dendrodensimetro

DESCRIZIONE:

Il DENDRODENSIMETRO O RESISTOGRAF è un trapano alimentato a batteria e dotato, nei modelli più diffusi, di punta in acciaio lunga 40 cm e diametro massimo di circa 2 mm.

Il resistograf misura puntualmente, lungo direzioni prestabilite dal monitoratore, la “resistenza a penetrazione” ovvero la densità del legno. Il risultato è visualizzato in tempo reale su grafici lineari (dendrogrammi o profili densitometrici).

Questi referti strumentali supportano la valutazione della resistenza residua a rottura degli alberi, in particolare nelle sezioni di fusto o branche degradate da carie fungina del legno.

I grafici ottenuti con resistograf permettono anche di valutare e quantificare gli accrescimenti dell’albero.

Sagomatura della sezione critica con cavalletto elettronico

Percussione dei sensori sonici con martello elettronico e formazione dell'immagine tomografica colorata della sezione critica

Esempio di grafico densitometrico

Tomografo Sonico

DESCRIZIONE:

Il TOMOGRAFO SONICO rappresenta su un’immagine bidimensionale colorata, le variazioni di consistenza dei tessuti legnosi interni alle sezioni analizzate, mediante misurazione della velocità di passaggio di una rete di onde soniche generate da più sensori. L’onda sonica  su ciascun sensore è generata dalla leggera percussione con un martello. La sagoma della sezione analizzata può essere simulata con una notevole precisione, anche negli alberi di forma irregolare, grazie alla dotazione di un “cavalletto elettronico”.

Nei modelli di tomografo in nostro possesso, di ultima generazione, il collegamento tra il martello, il cavalletto e l’unità che registra le velocità, avviene senza necessità di cavi, poiché ciascun componente è dotato di Bluetooth.

Il tomografo sonico, attraverso l’interpretazione dell’immagine colorata che riproduce l’intera sezione critica, permette al valutatore di conoscere la condizione di maggiore o minore integrità del legno anche nelle parti interne di alberi molto grandi, con diametro superiore al metro.

Sezione di albero sottoposta a tomografia elettrica

Immagine tomografica elettrica di sezione di albero

Tomografo Elettrico

DESCRIZIONE:

Il TOMOGRAFO ELETTRICO viene utilizzato solitamente su alberi con processi di decadimento cariogeno già noti, integrando il risultato della tomografia sonica.

Dell’impulso elettrico che viene applicato alla rete di elettrodi montati sulla sezione di albero, viene misurata la resistività offerta dal tessuto legnoso. La conducibilità e la resistività elettrica sono influenzate da diversi fattori, tra i quali l’umidità del legno e la dispersione dei cationi nel tessuto. Quest’ultima, in aumento nel legno progressivamente  più alterato e degradato, tende invece ad annullarsi all’interno della cavità, dove è già penetrata l’aria.

L’utilità maggiore della tomografia elettrica è dunque la possibilità di interpretare meglio la condizione attuale e la prospettiva di breve periodo della resistenza meccanica di un albero.

Esecuzione della trazione con fune in acciaio montata su argano

Schema di una prova di trazione controllata

Elastometro

Inclinometri

Prova di Trazione Controllata

DESCRIZIONE:

La PROVA DI TRAZIONE CONTROLLATA (Pulling Test) permette di quantificare l’efficienza dell’ancoraggio radicale in termini di resistenza al ribaltamento della zolla oltre alla resistenza a rottura di qualsiasi sezione di tronco o branca.

Questo metodo di valutazione strumentale è articolato in tre fasi sequenziali:

  • fase 1: sollecitazione meccanica indotta artificialmente in campo con fune in acciaio o materiale con caratteristiche di resistenza e rigidità assimilabili all’acciaio;
  • fase 2: analisi delle condizioni di ventosità del sito (wind analysis);
  • fase 3: elaborazione dei dati, mediante “confronto” tra la fase 1 e la fase 2.

Attraverso quindi l’uso di specifiche apparecchiature elettroniche vengono misurati i seguenti parametri:

  • forza applicata, mediante dinamometro posizionato sulla fune di tiro;
  • inclinazione della zolla radicale, misurata mediante inclinometri posizionati in prossimità del colletto, aventi precisione di 1/1000 di grado;
  • allungamento delle fibre, misurato attraverso elastometri posizionati lungo il fusto, aventi precisione di 1/1000 di millimetro.
L’elaborazione dei dati raccolti da inclinometri e/o elastometri da parte di un software dedicato, permette di giungere a quantificare i fattori di sicurezza a ribaltamento e/o a rottura dell’albero.